NATALE
A tutti i miei auguri e un buon viatico: due poesie, la prima, di Davide Maria Turoldo:
Ma quando facevo il pastore
allora ero certo del tuo Natale.
I campi bianchi di brina,
i campi rotti dal gracidio dei corvi
nel mio Friuli sotto la montagna,
erano il giusto spazio alla calata
delle genti favolose.
I tronchi degli alberi parevano
creature piene di ferite;
mia madre era parente
della Vergine,
tutta in faccende,
finalmente serena.
Io portavo le pecore fino al sagrato
e sapevo d'essere uomo vero
del tuo regale presepio.
La seconda di una grandissima poetessa russa, Marina Ivanovna Cvetaeva:
Sono felice di vivere in modo semplice ed esemplare
come il sole, come il pendolo, come il calendario.
D'essere un'anacoreta laica di snella figura,
savissima - come qualsiasi creatura di Dio.
Di sapere: lo Spirito è mio alleato, lo Spirito è la mia guida!
D'entrare senza annunciarmi, come un raggio e come uno sguardo.
Di vivere così come scrivo: in modo esemplare e succinto-
come Dio comanda e come gli amici non prescrivono.
BUON NATALE
C.P.
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